giovedì 8 luglio 2010

3 luglio - straniamento



Tappa senza storia quella di oggi, continuiamo a pedalare lungo la valle attraversata dalla steppa, avendo sempre al nostro fianco la catena innevata degli AlaTau. Un incontro interessante a metà giornata: un ciclista giapponese partito da Shangai che sta facendo la Via della Seta, per arrivare fino in Portogallo. Ha un bastone azzurro sul manubrio della bici e ci spiega che gli serve per difendersi dai cani, dice che ci sono molti “mad dogs” nella zona a est di Almaty, zona che noi attraverseremo tra qualche giorno. Buono a sapersi, compreremo ad Almaty un bastone e lo chiameremo Bishkek, “il bastone che serve a scacciare i cani randagi”.

Qualcuno potrebbe chiedersi perché il Kazakhstan. Perché il Kazakhstan quando ci sono le Maldive, le Dolomiti, le Pinarelle a portata di mano?
In realtà il Kazakhstan è’ il luogo in cui essere, il migliore dei luoghi possibili. Che senso ha andare in un posto dove ci sono già mille altre cose, persone, casini, risto-pizzo-disco-bar, quando puoi fare le vacanze in un paese dove, al di fuori di due città importanti e qualche villaggio insignificante, NON C’E’ NIENTE. Ma dove le possibilità di riempire questo niente sono infinite, con incontri indimenticabili con le persone, per esempio. E poi non è nemmeno vero che non ci sia niente: c’è una steppa lunga 8.000 km e larga altrettanto. Per dirne solo una, le possibilità di parcheggio qui sono infinite e l’automobilista metropolitano stressato potrebbe piazzare la macchina ovunque, felice. E poi il senso delle vacanze è perdersi, straniarsi, immergersi in una cosa diversa.
Io ci sono riuscito benissimo. L’altro giorno, entrando nel ristorante di un villaggio ho visto un vecchio guèridon abbandonato, un cameriere che serviva alla francese, un’inserviente che pelava patate e ho pensato: eppure tutto questo mi ricorda qualcosa, forse delle persone? Un edificio? Macchè, niente, il vuoto …

7 commenti:

  1. Ciao Ragazzi...siete proprio fortissimi....nessuno è come Voi....

    dai de gassss....

    oppss...volevo dire dai de pidèl...

    Ciaooooo

    Gabri

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  2. ma bene! caro "Italiano-Mafia"!! e così ti sei già dimenticato di noi!!
    se lo avessi detto ti avremmo regalato anche noi un po' di dischi di Toto Cutugno!
    Scherzi a parte, che bella esperienza state facendo, nella prossima foto vogliamo anche te Diego.
    baci, Anna

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  3. Un mio collaboratore di studio ti scrive:


    Sono d’accordo con te ma più che di straniamento parlerei di profondità.
    Quello che traspare dai tuoi scritti è una grande profondità di sguardo con cui osservi le cose, tale da dare a ciascuna l’importanza che gli spetta. E’ da ammirare la tua capacità di cogliere la Bellezza anche in un posto dove “non c’è niente” , la tua capacità di farti colpire dalla realtà che ti circonda e di saper stare di fronte alle circostanze che ti si fanno incontro (come l’albergo a 50 km di qualche giorno fa). Fa riflettere su come qui, dove “c’è tutto” , la mancanza di tale sguardo impone di riempirsi la vita in tanti e tali modi da rendere la ricerca di quella Bellezza un lavoro molto duro e faticoso.

    Buon proseguimento

    Alessandra

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  4. Ciao Diego e Piero, viaggiatori viandanti; blues-biker per conto..di voi stessi!

    Un salutone da Patrizia, anche sorella di Piero.
    Buon proseguimento. Ciaoo Patrizia e Gabrio

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  5. Ciao Diego, è sempre un piacere leggere i tuoi racconti capaci di colorare anche la monocromatica steppa riarsa dal sole; come uno zoom che cerca il dettaglio per cogliere particolari altrimenti confusi nell’insieme.
    Un saluto anche all’ interprete e traduttore Piero (kazako-italiano-kazako). Non sarà dovuto a lui che l’hotel non era lì … dove pensavate dovesse essere? In ogni caso il rimedio è stato brillante.
    Nota di servizio: Edoardo ha vinto ieri a Loch Lomond lo Scottish Open facendo il giro finale nell’ultimo fly insieme a Clarke ed al fratellino Francesco (finito quarto). Vorrei portare alla tua attenzione la coincidenza con il bastone … “il bastone che serve a colpire la pallina” . Bishkek numero 5, 6, 7 e così via.
    Nel vostro caso un Bishkek n.7 sarebbe il più indicato: non troppo lungo per il trasporto, abbastanza potente per i cani e con loft medio per le signore.
    Buon proseguimento, nice and easy!
    fabrizio

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  7. oi là là !! dove siete finiti miei cariviandanti ? notizie un po più fresce , no ??
    datosi che l ultima tappa , secondo te , è ststa una " tappa senza storia " , mio carissimo dieghito , continua pure tranquillamente a descrivere le vostre giornate , personalmente vi trovo sempre qualcosa di originale .
    sperando che non siate finiti in pasto ai cani , anticipati , sul vostro percorso dal giapponesino (la via della seta ,più o meno terminava in italia,potevate avvisarlo di non proseguirefino in portugal ) , aspettiamo vostre notizie al più presto sul blog .
    ANDALE , ANDALE , un abbraccio , werther
    p.s. campione del mondo , meritatamente la spagna .
    p.s. del p.s. la mitica bianchi con carretto , che fine ha fatto ?

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