martedì 13 luglio 2010

6 luglio - Almaty 3



Diversamente dal Kyrgyzstan questo è un paese ricco. Nel centro di Almaty ci sono più SUV che a Milano San Babila, i locali pubblici sono paragonabili a quelli europei, non ci sono accattoni (o li hanno nascosti bene).

La popolazione della città è formata per il 30% da uomini e per il 70% da modelle, non donne, proprio modelle, ragazze tra i 18 e i 30 anni, flessuose, eleganti, bellissime. Quello che non si capisce è dove siano finite le altre, per esempio quelle anziane, quelle obese, quelle malriuscite. Probabilmente ci sono dei campi di lavoro dove tengono le quarantenni, le cinquantenni, ecc, oppure le gasano (il Kazakhstan è al secondo posto al mondo per riserve di gas, tra qualche anno saranno ricchi come gli arabi).

Fatto sta che camminare per la città è molto piacevole e poi ho letto su una rivista che il sogno delle ragazze di qui è sposare un occidentale. Insomma, se ho ancora una minima speranza di trovare moglie e fare contenta mia mamma questa è qui, ora. Naturalmente non andrei su quella fascia di età, vorrei evitare il ridicolo, no, mi basterebbe trovare il campo dove sono detenute le quarantenni e liberarle, e accompagnarmi ad una che sappia di Festival di Sanremo, di Italia degli anni ‘70. Come sarebbe bello passare le serate qui ad Almaty sulla Furmanova, a bere kumis, (latte di cavalla fermentato) e a parlare di Toto Cutugno e Albano, quante cose in comune avremmo! Se poi fosse una persona di cultura potremmo anche spaziare su Peppino di Capri e i Ricchi e Poveri, ma non oso sperare tanto. Con la fortuna che mi ritrovo, scopro il campo delle settantenni con problemi psichiatrici.

7 commenti:

  1. Grande aprire Google e scoprire che ci sono dei tuoi post nuovi.
    Dalla quello che scrivi sta andando tutto bene, ti assicuro che ti invidio moltissimo per l'opportunità di venire a contatto con luoghi e persone così diverse.
    Mi raccomando, prima di scegliere la fortunata quarantenne che libererai dal suo campo di prigionia ricorda che devi chiedere il parere delle tue consulenti matrimoniali qua in italia... saranno d'accordo??
    baci Anna

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  2. Mi sa che il sogno di sposare un occidentale dipenda dal fatto che vogliano essere portate in Occidente! quindi invece che serate ad Almaty a bere kumis, io vedrei come più probabile serate romagnole a bere sanzvès in compagnia di una riconoscente liberata!

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  3. Ola, Dieguito, adesso sì che ci siamo !
    Senti ma, detto tra noi, che ne diresti se questa volta, al posto del solito liquorino locale con bacche di pungitopo o del posacenere in osso di yak che mi porti da ogni viaggio, tu portassi una di quelle robe che sono a spasso, senza stare mica a cercare tanti campi, vanno bene quelle lì.
    Le facciamo un contrattino da badante che, alla nostra età, non insospettirebbe nessuno e via, anche se non ne sanno di Toto Cotugno, non sarà quello il problema !
    Ah, Diego Diego, mo stacci 10 giorni in quell'appartamento, dove vuoi andare, il paese è troppo grande, fa caldissimo, lascia la bici in garage, una bella rinfrescata con del Pino Silvestre Vidal e via, alla scoperta del bello, sorseggiando kumis.

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  4. Questa vostra avventura comincia ad assomigliare ad una fiaba di Andersen:
    due ciclisti giramondo che partono per un paese lontano, improvvisamente e drammaticamente colpito da una guerra civile, sono costretti a ripiegare attraverso una steppa sconfinata ed arroventata dal sole.
    Costretti a difendersi da orde di cani famelici, dopo tanta fatica e patimento, i due biker giungono inaspettatamente … nella città delle modelle !! Dove ?
    Proprio così, nella città delle modelle.
    Con questo inimmaginabile risvolto la storia potrebbe sembrare anche uscita dal telegiornale di Emilio Fede, in ogni caso caro Diego, le tue parole di alcuni post addietro si stanno rivelando profetiche : “… NON C’E’ NIENTE. Ma dove le possibilità di riempire questo niente sono infinite, con incontri indimenticabili con le persone, per esempio …”
    Attendiamo interessati il prosieguo della narrazione
    ciao, fabrizio

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  5. Piero and Diego-

    Greetings from America! I'm glad to see you're doing well on your adventure. Tell me: how is the kumis? I've always wanted to try it, but it's difficult to find in Vermont!

    Sam (Silvia's friend)

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  6. Ciao Diego,
    pensa positivo, pensa al dopo serata trascorso a cantare le canzoni di Toto Cotugno e Peppino di Capri ad una bella kyrgyza.

    In Italia c'è gente che potrebbe passare la stessa serata a guardare in TV "Porta a Porta" senza prospettive per il dopo trasmissione.

    Già ti vedo abbracciato teneramente ad una bella kyrgysa inebriato dal kumis a cantare " ... sono un italiano, un italiano vero!"

    Piero: torna da solo.

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  7. Mo' sarà ma x me quelle delle foto non so quale agenzia le farebbe lavorare.
    Comunque se vuoi quella con la maglia nera ha la sorella che lavora a Forli e ti dirò di più abita in via Cerchia....ometto il numero per la privacy.
    Secondo me è meglio che viaggiate un pò più con il fresco...il sole dà problemi.
    Baci The Doctor

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