lunedì 13 luglio 2009

13 luglio - Sfiorato il dramma




Mattina della partenza dall'hotel. Preparo la bici per avviarmi quando il tipo alla reception mi dice che non posso andare da nessuna parte con quel mezzo. Le strade tutto intorno all'hotel sono highway, tangenziali, viadotti, ecc. e le bici non sono ammesse. Se provo a percorrerle la polizia mi fermera' e qui non é questione di multe, ti portano dentro per accertamenti. Gli spiego che devo raggiungere il confine con gli USA - Vermont sulla highway 15 e lui mi dice "impossibile, su quella strada non si puo' pedalare e anche dalla parte americana c'é una superstrada su cui sono ammesse solo auto". E quindi? "L'unica soluzione é che prendi un aereo e voli all'interno degli USA". Coosaa? Come é possibile sbarcare qui con un aereo e per poter pedalare prenderne subito un altro? Panico.
Poi comincio a ragionare, vado su internet e mi stampo tutti i punti di attraversamento Canada/USA e ne trovo un paio su strade secondarie, anche se sono un po' lontani e danno accesso ad un altro stato, quello di New York e non il Vermont, ma é una deviazione che posso accettare. Chiamo un taxi per farmi trasportare fuori dalla zona proibita e fuori citta' in direzione di queste frontiere secondarie.
Cosi' va, e la cosa funziona, a parte l'umiliazione di partire ricaricando tutto l'armamentario in un taxi. Il taxista mi scarica in una zona quasi accettabile, litigo ancora per qualche km con divieti e tangenziali, ma poi la strada si fa meno caotica e pedalare diventa finalmente un piacere: l'incubo sub-urbano é finito.
Mi fermo ad un negozio di bici per far montare i freni davanti, cosa che nel rimontare la bici non ero riuscito a fare. Il meccanico é un polacco, ex ciclista professionista e atleta olimpico. Quando capisce che sono italiano grida: "Io ho corso con Pantani, il Pirata!". Ne ha un gran ricordo e mi dice che secondo lui é stato fatto fuori dalla mafia delle scommesse clandestine, e poi mi dice "lui correva con il cuore, non come quelli di adesso". Mi dice che tutti gli anni a Montreal organizzano una corsa intitolata a Marco e lui ci va, insieme al figlio, che storia!
Grazie alle sue indicazioni faccio gli ultimi km su una bellissima strada di campagna in direzione del confine secondo lui piu' agevole, e mi piazzo in un lussuoso camping sul lago a 10 km dalla frontiera. La passero' domani.


Nota per revisori. Tra le foto di Montreal che ho postato c'é la KPMG Tour, palazzo vetrocemento di 40 piani, non ho notato Fidital Towers, ma forse ero distratto.

4 commenti:

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  2. Caro Diego, anche la Fidital ha la sua torre in America, ma di certo non la puoi trovare nelle grandi città, dove il turbinio degli aerei, il rombio delle automobili e il brusio della gente possono distogliere un'anima pia dall'essenza dell'essere.
    Se nel tuo errare per quelle terre oltre Oceano ti capiterà di passare dalla California, in particolare verso la parte Nord del Coffin Peack, in cresta alle Black Mountains, approssimativamente a 40 chilometri da Furnace Creek verso la Greenwater Valley, c’è una bellissima terrazza belvedere, la Dante’s View. Da li potrai ammirare la Fidital Hut, un luogo semplice, che induce al raccoglimento, un luogo che ho sempre pensato per tutti i Partners Fidital e i miei amati dipendenti.

    Ti saluto con affetto

    Don Lele

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  3. Caro Diego e caro Don Lele,
    ho sempre creduto che la Fidital Tower fosse nel finacial center di Manathann anche perchè i miei informatori mi dicono che l'unico obiettivo dell'11 settembre era il 49esimo piano della torre di dx, detto anche il Fid Floor...ora tutto è stato distrutto, ma esaudisci uno dei nostri desideri se puoi...porta a Ground Zero una tulipano, rosso...e recita la preghierina "Trasparenti per natura"...
    un abbraccio, non mollare

    Gianni

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  4. Grazie Don Lele, ora che ci penso ne ho viste diverse di Fid Towers.

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