venerdì 31 luglio 2009

30 luglio - Ripartenza

Che dispiacere lasciare i Simon. Sembrano una coppia di fidanzatini, anche se sono sposati da 22 anni. Ieri hanno invitato a cena una loro amica, Ann e il marito, anche loro appartenenti a Servas, e che hanno costantemente a casa viaggiatori da tutto il mondo. Questa Ann l'hanno invitata un pò in mio "onore" perchè nel 1982 fece una cosa semplicemente pazzesca. A 22 anni, da sola e senza una lira in tasca, ma anzi con l'idea di raccoglierne per una associazione non profit, partì per un viaggio in Asia di un anno e mezzo in bicicletta, percorrendo 30.000 miglia. Pakistan, Afganistan, India, Bangladesh, Tibet, Nepal, la Karakorum Highway, il Khyber Pass. Ha percorso tutte quelle che oggi sono considerate le strade più difficili, pericolose e belle del modo per un ciclista. Ma oggi la tecnologia è ben diversa, le bici sono migliori e la stessa idea di fare un viaggio raccogliendo fondi oggi è quasi normale, ma 22 anni fa? Un vero genio. Oggi usa la bici per andare a lavorare, è avvocato difensore pubblico, in pratica difende criminali che non hanno la possibilità di pagarsi un avvocato. Judith mi dice che se fosse una professionista guadagnerebbe 5 volte di più, ma a lei non interessa. Così può lavorare di meno, ha più ferie e segue altre cose che le interessano. Gabor mi racconta un episodio divertente su di lei. Ogni anno in America c'è il "Childrens day", che è una iniziativa del tipo "portate i bambini in ufficio e fategli vedere cosa fa il babbo (o la mamma)". Lei si portò in studio la bambina di 12 anni e per spiegarle il suo lavoro e la fece familiarizzare con i suoi clienti: un portoricano accusato di omicio, un vecchio pedofilo e non ricordo bene che altro criminale.
Per sdebitarmi ho cucinato per loro penne alla carbonara, facendo intendere che è una delle tante cose che potrei scodellargli davanti. In realtà è l'unico piatto che so fare, anzi, un mese fa non sapevo fare neanche quello, l'ho imparato apposta come preparazione al viaggio, per evenienze di questo tipo. Comunque ho fatto un figurone.
E' un dispiacere lasciare anche New York, oltre che i Simon, ma il senso di questo viaggio non è approfondire, è vedere, toccare, ripartire, senza la pretesa di capire, ma con l'idea di trattenere qualche impressione o qualche emozione. Il mondo è troppo difficile da capire, e anch'io, come Dennis & Gary sono una persona semplice.

2 commenti:

  1. Ue Diego, non ti verra' mica in mnte di fare anch un viaggio in Asia !

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  2. Uehiii Diego, cosa ti sei messo a fare adesso, le seratine da vitellone romagnolo anni '70 ?
    Due penne, quattro chiacchiere con stì bravi americani, due dischi di Barry White, magari un bel uischino ... dai Diego, che te sei la nostra speranza bianca, non cadere nella trappola degli ozi di Capua come Annibale che poi ha fatto la fine che ha fatto, te tcì le par pedalè, non perdere di vista la tua mission.
    Mi sembra però che nel tuo commento finale l'hai capita, bravo !
    Comincio a chiedermi, stando così le cose, come farai a trovare la forza di tornare in Italia, a Forlì, praticamente a Bussecchio.
    Ma cosa ti manca dell'Italia, degli italiani, ecc. ? E non dirmi la pasta che non ci credo, le penne si trovano anche là. Ciao bello !!!

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