lunedì 20 luglio 2009

18 luglio - Incontri

Proseguo verso sud sempre lungo il lago Champlain. Comincio a vedere i primi ciclisti, a fare i primi incontri e le prime chiacchierate. Stamattina una coppia di signore che correvano lungo il lago mi si affianca e comincia a chiedere del viaggio, di come, da dove, per quante miglia, ecc. Sono probabilmente una coppia anche nella vita, si capisce da come si completano i discorsi a vicenda, e sono appena reduci da un viaggio in bici in Irlanda. Mi danno un sacco di suggerimenti su cosa vedere di interessante lungo il percorso e che strade prendere per andare a New York (il che e' un po' prematuro considerando che ci saro' tra una decina di giorni). Mi fanno i complimenti per l'italiano che sta guidando il Tour (Nocentini? Non lo sapevo) e noto che qui l'interesse per lo sport ha poco a che fare con il sesso, nel senso che puoi parlare con una donna del Tour de France o delle differenze tecniche tra Federer e Nadal, come se fossi al Bar Sport. Anche sulla strada, joggers, pattinatrici, cicliste, sono molto piu' numerose degli uomini, in una sproporzione imbarazzante, e non saprei dire perche'.
L'incontro successivo e' ancora piu' divertente; in una zona di campagna senza indicazioni perdo la strada quando dal sentiero laterale di un campo sbuca un tipo a piedi al quale chiedo lumi. E' un professore di storia in pensione, di Londra, e dice di essersi perso anche lui. Cominciamo una piacevole chiacchierata che va avanti per una mezz'ora buona. E' uno studioso dell'identita' dei popoli, ha viaggiato molto, conosce molte realta' e non resisto alla tentazione di chiedergli cosa ne pensa della situazione italiana e del governo Berlusconi. Premessa. Il tema Berlusconi era gia' venuto fuori con il meccanico-ciclista polacco incontrato giorni fa. Quando gli dissi che ero italiano scatto' immediatamente la replica "Italiano? Berlusconi girls-girls!".
Ora, all'estero la reazione piu' diffusa al fatto di dichiararsi italiani era sempre stata "Italiano? Mafia". Bisogna dire quindi che il fatto di essere visti come mignottari rappresenta comunque un piccolo passo avanti, anche se insufficiente. Ma il professore qui, ovviamente e' piu' fine, e mi dice "Berlusconi e' un fenomeno molto interessante, e' teatro medievale, ci sono tutti gli elementi: il potere assoluto, i cortigiani, la corruzione. Siete un paese che ancora non ha completato la sua unificazione, siete ancora tanti regni diversi." Forse bisogna andare lontano per avere la prospettiva giusta sulle cose.
Sull' apertura e il calore delle persone di queste parti non e' del tutto d'accordo e dice che questo atteggiamento e' superficiale, gli americani reagiscono cosi' ad una una situazione di crisi che non hanno mai provato prima in questa misura. Gli inglesi hanno un atteggiamento esternamente piu' freddo e riservato, ma perche' si tengono il meglio dentro. Tesi interessante. Ci salutiamo con qualcosa di simile a un "Londra non e' piu' quella di una volta", che gratifica molto entrambi.
A sera campeggio in uno State Park, i camping gestiti dal Governo che si trovano di solito nei posti piu' belli dal punto di vista naturalistico. Mi invita a cena una famigliola che fa le vacanze li': mamma, Terry e i due figli Brian e Adam di 11 e 8 anni. Accetto volentieri perche' si mangiano le cose piu' americane che esistono: hot dog e marshmellow sul fuoco vivo e patate alla brace. La madre e' molto attenta a tutti e due i bambini e si vede che li sta tirando su bene. Il ragazzino piu' grande e' molto intelligente e curioso, non visto dalla madre mi dice che sta attraversando un momento difficile perche' i genitori stanno divorziando. Gli psicologi della scuola lo stanno aiutando, ma comunque e' dura ed e' preoccupato per il fratellino piu' piccolo. Mi fa un quadro molto chiaro della situazione politica americana, di come Bush ha compromesso l'economia e vuole sapere se la crisi ha picchiato cosi' duro anche in Italia. Si ricorda vagamente dell'11 settembre, perche' tutti i grandi ne parlavano, ma, con molta serieta', mi dice che allora aveva 4 anni e non si occupava di politica. Riesco a non ridere. La sua maturita' e' impressionante e sembra di parlare con un 50enne provato dalla vita, piu' che con un 11enne che ha fatto la 5^ elementare. Penso che in fondo ci siamo scambiati i ruoli.
Me lo voglio ricordare questo biondino con i denti storti, si chiama Brian e probabilmente diventera' presidente degli Stati Uniti.

2 commenti:

  1. Mitico Diego!
    E' un piacere leggere i tuoi racconti di viaggio!..
    p.s.
    "da mafiosi a mignottari": un gran passo in avanti!!...sono orgoglioso....
    Un abbraccio!
    Fabrizio

    RispondiElimina
  2. Sono d'accordo con Fabrizio su entrambe le affermazioni.
    Ma chi era Bruce Chatwin, il dilettante del fai da te ?
    Tutte le mattine, una corsa su diegobiker, un caffè e via al lavoro, ripensando a ciò che scrivi.
    Ma a me, uno come Brian mette sgomento !
    Noi, a 11 anni, se veniva a casa un americano in bici, gli parlavamo di Mazzola, mica di Fanfani, e magari si provava pure a fregargli la bici.
    Ma chi sarà meglio ? Noi o Brian ? Le nostre mamme a schiaffoni e pane, burro e zucchero o la mamma di Brian, che griglia marshmellow e gli parla di Obama ?
    Vai Diego e magari, ogni tanto, dimentica di essere così politically correct che magari si poteva pure portare la mamma di Brian a fare un giro in bici, mentre lui ripassava filologia e il babbo rigettava i marshmellow. W L'ITAGLIA !

    Remo

    RispondiElimina