giovedì 30 luglio 2009

29 luglio - New York, New York...























Da casa Simon, arrivare a New York è un piacere più che una fatica. Vado a piedi fino alla stazioncina di Maplewood, che se avesse anche il telegrafo sembrerebbe uscita da un film western, e faccio gruppo con gli altri pendolari della mattinata: caffè caldo, scones ai mirtilli, tutti a messaggiare sui blackberry, a lavorare sui PC o a leggere il giornale.
Se penso a cosa significa per un lavoratore padano arrivare in treno a Milano, che quando sei a Rogoredo già l’angoscia ti ha dilaniato, beh qui l’arrivo a New York è proprio un’altra cosa. Arrivi da una linea sotterranea che è tutt’uno con una stazione della metropolitana, quando esci fuori lo fai percorrendo una scalinata che ovviamente sale dall’oscurità, e i grattacieli e la luce ti si aprono all’improvviso: pelle d’oca. La prima cosa che vedi è il Madison Square Garden.
A New York ho visto le cose che si possono vedere in due giorni: Ellis Island, con il bellissimo museo sull’immigrazione in America, la statua della Libertà, Ground zero, il Rockefeller Center, il Radio City Music Hall, il quartiere di Soho.
New York è ballerini di strada, manager in gessato, ragazze stupende, ciccioni debordanti, rabbini, anziani in monopattino, travestiti. Ma il miracolo è che ognuno ha il proprio spazio e tutti sembrano indispensabili.
New York è il bar di Guerre Stellari.
New York è, semplicemente, il mondo al suo meglio.

4 commenti:

  1. Ma vuoi mettere il panorama della Baia !!
    quello era il centro del culto, dove si mischiavano diverse etnie, il verde lussureggiante, un ambiente a misura d' uomo, belle persone, altro che Ellis Island, (ma dove cavolo e'?)
    a parte gli scherzi, sei un grande ..
    Ma la foto in cui compaiono quei tre ragazzi, che cavolo avevano da ridere ??

    ciao

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  2. New York, New York, cavolo Diego, ti avevo lasciato nella tranquilla provincia americana (a parte l'orso) ,vado sul blog e mi compaiono delle foto ''spalate'' della Grande Mela. Mamma mia!!! ma quanto pedali.ciao diego a presto.

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  3. Che spettacolo!Immagino che appena ti è comparso davanti il Medison, ti sia venuto un pensierino per due tiri a canestro insieme a qualche campione NBA. A proposito in squadra ci dovrebbero essere due italiani(uno e mezzo): l'allenatore il grande Mike D'Antoni e come rookie Danilo Gallinari.
    Il commento delle figlie sul tuo reportage fotografico devo dire è stato poco profondo: "che fortuna con tutti quei negozi che shopping!". Paris Hilton docet..Che tristezza!
    Da quanto pedali immagino ceh tu stia usando il "medicinale" che ti ho consigliato.
    Ciao Diego, stai compiendo davvero un viaggio incredibile.

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  4. Ho scoperto che quando eri a NY c'ero pure io con famiglia, frequentavi Time Square, e vedevamo gli stessi rabbini (forse solo Chassidim) in giro per la Broadway. Ma come abbiamo fatto a non incontrarci?
    Complimenti ottimo viaggio e bei racconti.

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