martedì 21 luglio 2009

19 luglio - Vermont





Oggi ho capito che non arriverò mai in Florida.
Mi piace perdere tempo e qui la gente ti aiuta moltissimo. Molti attaccano bottone attratti dal carrello, ma poi ti parlano di tutto. Per esempio ieri un tipo mi spiegava che il Vermont ha un legame particolare con l'Italia, dovuto al marmo. Questa è una delle poche zone degli USA dove ci sono cave di marmo e ardesia e alla fine dell'800 molti carraresi si trasferirono qui, insegnando ai locali il mestiere del lavorare la pietra. Oggi i loro discendenti sono una comunità ben integrata e sono considerati grandi lavoratori. La moglie di questo tipo, che di cognome fa Bacci, è una discendente di quei marmisti toscani. Gli dico che anch'io ho quasi lo stesso cognome e vengo (quasi) dalle stesse parti.
E' bello il Vermont, verde, ospitale, con le case che sembrano quelle disegnate dai bambini e prati a perdita d'occhio. Ci piove spesso però: 4 dei 5 giorni che ci ho passato. E non si tratta della pioggerellina di marzo, ma di temporali con fulmini e acqua pesante. I locali dicono che è anomalo per questa stagione, ma questa è una frase che ho sentito molte volte e concludo che evidentemente viviamo nell'anomalia.
Oggi ho fatto 82 km, è la distanza massima da quando ho iniziato. La prima settimana facevo 65/70 km al giorno e arrrivavo stanchissimo. Ora l'allenamento inizia a pagare e penso di poter estendere la distanza media, comunque mi sono dato la regola di non pedalare oltre le 3 del pomeriggio per avere il tempo di guardarmi intorno e fare altre cose. Finora sono riuscito a mantenerlo.
Il problema vero è il peso del carrello bagagli, siamo sui 35 kg, e finchè vado su strade pianeggianti tutto va bene, ma le salite, anche minime, mi mettono in difficoltà, devo riuscire a liberarmi di qualcosa prima di arrivare sugli Appalachi. Peraltro in discesa è un gusto: oggi ho raggiunto anche la velocità massima del viaggio: 49Km/h, che sembra robetta, ma con il mezzo che vibra tutto a quella velocità si fatica a tenerlo in strada. Mi sembrava di essere la locomotiva di Guccini, lanciato a bomba contro l'ingiustizia, ma probabilmente finirò lanciato contro un paracarro.
Nota Questo post è dedicato a Barbara, lei sa il perchè.

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