venerdì 28 agosto 2009

26, 27 agosto - Georgia on my mind




Quando ho programmato il viaggio, definendo quei cinque o sei luoghi-culto da non mancare lungo il percorso, quello più a sud era (ed è) il campo da golf di Augusta, Georgia. L’Augusta National non è un campo da golf come gli altri, è IL campo da golf; qui si gioca da decenni il Masters, il torneo dei campioni, il suo circolo è considerato il più esclusivo del mondo e il suo campo forse il più bello.
Del circolo fanno parte ex presidenti degli Stati Uniti, magnati dell’industria e della finanza tipo Bill Gates e Warren Buffet e alti papaveri di vario tipo. Il percorso si snoda lungo quello che 80 anni fa era un vivaio, con alberi, piante e fiori di grande bellezza che caratterizzano in modo unico ognuna delle 18 buche. Bob Mathis mi ha detto a Washington che persino i soci del circolo non sono ammessi al campo per molti mesi all’anno, per i lavori di manutenzione necessari per mantenerlo a questo livello.
L'esclusività di Augusta è proverbiale, assistere al Masters è praticamente impossibile, ci sono biglietti prenotati da anni, forse da generazioni e ci sono storie di separazione tra coniugi dove il giudice ha il problema di valutare a chi assegnare i biglietti. L’anno prossimo però qui giocherà un ragazzo italiano di 16 anni, Matteo Manassero, la grande speranza bianca, considerato un fenomeno non solo a livello nazionale, che è stato invitato perché ha vinto tutto quello che c’era da vincere al suo livello.
Con queste premesse, io non ho molte possibilità di mettere il naso dentro, ma voglio provarci lo stesso, o con la storia del pellegrino-ciclista arrivato lì per vedere il Tempio, o sperando in un sorvegliante di origini italiane che chiuda un occhio. L’importante è che non mollino i cani appena mi vedono all’orizzonte.
Intanto la piega verso il sud, in Georgia, si avverte in termini di temperature, decisamente più alte che sugli Appalachi. Ho passato la notte in uno State Park, bello, con piazzola vista lago, ma l'umidità anche a mezzanotte era insopportabile.
Per la prima volta ieri ho avuto qualche problema a trovare una linea WiFi, con la biblioteca pubblica chiusa e i locali del centro che non erano collegati. Ho fatto un tentativo in un posto che in Italia sarebbe l’ultimo in cui cercare: il benzinaio. Risultato: due postazioni perfettamente funzionanti. Qui tutti i benzinai hanno il negozio annesso che, oltre a vendere le solite spazzole, cartine stradali e detergenti vari è anche un negozio di alimentari e molto altro. Qualche settimana fa, in crisi di astinenza da latte cercavo una confezione da mezzo litro, perché nei supermercati ovviamente ci sono quelle da uno o mezzo gallone. Ma il benzinaio ce l’aveva, insieme al cappuccino ghiacciato e al pane, migliore di quello degli alimentari.
Perché funziona così? Forse anche qui la cultura dell’automobile gioca un ruolo importante o forse è l’ossessione degli americani per il non perdere tempo e fare tutto in fretta. Anche gli sportelli bancari qui sono tutti come i drive through di MacDonald, non si entra in banca ma si va con l’auto ad uno sportello apposito e si fanno tutte le operazioni senza scendere, collegati con l’impiegato all’interno se serve, se no si dialoga con la macchina. Chissà se sarà questo anche il nostro futuro.

1 commento:

  1. Parodia dal film - Il Gladiatore - :
    “Se ti ritroverai solo, a pedalare tra due file di grandi magnolie allineate,
    con il sole sulla faccia,
    non preoccuparti troppo perché sarai sulla Magnolia Lane…
    e sarai all’ingresso of the Augusta National Golf Club,”
    one of the most storied and exclusive golf clubs in the world. It is currently ranked the number one course in Golf Digest's list of America's 100 greatest courses.
    Nice and easy!!

    RispondiElimina