martedì 4 agosto 2009

3 agosto - Incontri 2






Ieri, approfittando del Bengodi WiFi di Lewes, avevo lanciato alcuni messaggi a famiglie della zona di Washington, perché volevo ripetere l’esperienza di New York con i Simon, sempre utilizzando Servas. Stamattina faccio colazione in un bar della stessa città e guardo la posta per vedere cosa ho raccolto.
Un paio di persone non mi ha risposto, probabilmente la prima settimana di agosto non è la migliore per trovare la gente a casa. Un paio erano già impegnate con altri. Uno di questi però ha rilanciato il messaggio ad altre persone del network e così ho avuto due risposte positive.
Dicono entrambe più o meno la stessa cosa: “Dear Diego, we would love to host you and show our place”. E’ bello iniziare la giornata con un messaggio di posta elettronica che ti dice: “Diego, ameremmo ospitarti e mostrarti le cose interessanti della nostra città”. Di solito la mia giornata in ufficio inizia con un messaggio del tipo “L’amore illimitato delle nostre pillole eternamente, con carta di credito…” o qualcosa del genere. E quindi gli ho risposto che anch’io amerei molto essere ospitato da loro. Purtroppo i due sono alternativi e così ho dovuto rinunciare ad uno, che pure stava in una zona molto interessante. Gli scriverò per ringraziarlo e invitarlo in Italia.
Già a colazione, due chiacchiere con un americano che vive e lavora in Giappone, ha sposato una giapponese ed è qui in vacanza con la bambina, bellissimo incrocio nippo-americano.
Poi inizio a pedalarmi questa penisola di Delmarva, ma mi sembra che il problema del vedere l’oceano non sia per niente risolto: tutti accessi privati, vegetazione, oceano invisibile anche se ci pedali a fianco a 50 metri. In una delle rare spiaggette accessibili dalla strada mi infilo dentro, c’è una scuola di kayak, gestita da Mitch, con la figlia. Questo Mitch è un buonone, approccio californiano, tutto sport, spiaggia, kayak e bici: è un recumbent biker, cioè pedala la bici reclinata (vedi foto). Gli dico che sto andando a sud e lui cerca subito il numero di un camping per prenotarmi il posto, poi chiama un altro amico ciclista e mi risolve (spero) un problema che avrò fra qualche giorno: lasciare la penisola in bici, perché l’unico accesso alla terra ferma verso Washington è via ponte/tunnel accessibile (naturalmente) solo alle macchine. Devo quindi organizzarmi un trasporto e pare che un negozio di bici dall’altra parte della baia faccia da navetta per i ciclisti, concordando la cosa con qualche giorno di anticipo. Grazie Mitch.
Mentre pedalo verso il campeggio vengo affiancato da un tipo, ciclista in abbiglimento sportivo, col quale inizio una lunga e interessante discussione. Si chiama Dan e, visto che il tema del momento qui è la riforma sanitaria, gli chiedo cosa ne pensa e, finalmente, trovo uno di quelli che stanno decisamente dall’altra parte. Mi dice che spera che Obama non ce la faccia, che i congressisti gli votino contro, che lui è un repubblicano e teme che Obama distruggerà tutto il buono del sistema sanitario e porterà il paese verso il socialismo e quindi alla rovina. Lui crede nel capitalismo e nella libera iniziativa e la ragione per cui difende il sistema attuale (per noi europei indifendibile, e glielo dico) è che chi è “dentro“ il sistema ne è ben contento, perché il livello dell’assistenza e delle cure è molto alto, e nessuno vuole rinunciare a questo per livellare il sistema al ribasso, dando ad altri la possibilità di “entrare”. Mi dice anche che lui crede nella libera iniziativa e nella possibilità per tutti di raggiungere questo (mi indica delle ville sull’oceano). Gli chiedo di soldi e tasse. Guadagna 75.000 $ lordi l’anno e paga circa il 20% di tasse. Gli dico che in Italia pagherebbe il doppio. Lui dice che se così fosse emigrerebbe negli Stati Uniti perché non è giusto che lo Stato decida come investire i tuoi soldi. Immagino sia il classico artigiano o piccolo commerciante, ma faccio lo stesso la domanda: che mestiere fai?
“Sono un prete, di una congregazione battista, lavoro in una parrocchia e faccio catechismo ai bambini, ora sono in vacanza per qualche settimana”
Questa non me l’aspettavo. A questo punto parte una discussione sul fatto che secondo me c’è qualche contraddizione tra le cose dichiarate e il suo mestiere. In realtà non è così, so che c’è un legame tra l’etica protestante e il capitalismo, ma una cosa è leggere queste cose sui libri di sociologia, altro è fartele raccontare sulla strada.
La discussione va avanti sulle differenze tra protestantesimo e cattolicesimo e Dan mi lascia la mail perché gli scriva se ho dei dubbi sulle cose di cui abbiamo parlato, è il suo mestiere, dice. Mi dice anche di leggere il Vangelo di Giovanni, perché lì è detto tutto molto chiaramente. Poi mi saluta con un “Che Dio possa essere con te, ne avrai bisogno!”, e con una risata.
E’ simpatico Dan (Don Dan?), ma mi ha ricordato molto Corrado Guzzanti, quando anni fa impersonava un telepredicatore americano che diceva sempre: “Cerca di trovare Dio, prima che sia lui a trovare te”.

3 commenti:

  1. טוב תודה לך נושא יותר נפלא

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  2. Nooooo !!! Diego, non chiedere consigli a Don Dan, ogni consiglio sono 10 dollari almeno !!
    Questo era il classico caso nel quale sarebbe stata utilissima la Bond Bike, quella alla quale, con un pulsantino sul manubrio, escono 4 rostri rotanti dai mozzi delle ruote (hai presente la biga di Ben Hur ?), così arrotavi e mandavi affanculo per sempre il predicatore ricco e repubblicano.
    Dovevi chiedergli se ha mai sentito parlare di Don Diana, Don Peppino Puglisi, del Cardinale Romero e di cosa lui ha in comune con questi, ma sarebbe stato inutile, conosciamo già la sua risposta.
    Se lui è dentro il sistema ed ha un'ottima copertura, significa che paga una bella cifra ad unìassicurazione, o sbaglio ?
    Quindi potrebbe continuare a farlo anche se l'assistenza verrà estesa anche ai più deboli, che gli cambia o stò idiota ???
    Vebbè, lasciamo stare e veniamo a noi: bello, ormai sarai a Washington a sfrecciare su è giù per il Mall, no ?
    GRANDISSIMO DIEGO !!!
    Oh, non dimenticare la foto con la bici appoggiata e legata con lucchettone Viro alla cancellata della Casa Bianca e un'altra ancora con la bici appoggiata a The Wall con il gagliardetto di Forlì a mezz'asta o listato a lutto.
    Bianca ti ha mandato una mail, l'ora X si avvicina e per noi si fa sempre più dura.
    La Ceci è a Torino con gli scout (come sono cambiati i tempi, una volta si stava 8 giorni tra le ferrate e i camosci, oggi visitano Torino e bevono cioccolata in tazza in Piazza Castello ...), torna tra 5 giorni.
    La battuta di Corrado Guzzanti mi ha fatto morire dal ridere, me la ripeto 10 volte al giorno e anche da solo in macchina, rischiando ogni volta di ammazzarmi.
    Grandissimi tutti e due, te e Corrado !
    A presto

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  3. Letture sotto l'ombrellone

    Caro Diego,
    questa è la mia prima settimana di ferie.
    L'ultima cosa che ho fatto prima di chiudere lo Studio è stato di stampare quanto hai scritto fin dal primo giorno per poterlo comodamente leggere sotto l'ombrellone.
    Ero rimasto un pò indietro (avevo letto solo quello del giorno della partenza).
    Sono venute stampate 50 pagine, la prima idea è stata: siamo pronti per il primo libro (anche perchè ho avuto l'impressione che inaugererai una collana visto come ti sei trovato bene).
    Ora proseguo le mie ferie sotto l'ombrellone, però ho una richiesta: non riesco a raggiungerti, sono ancora alle letture degli inizi di agosto. Potresti fermarti per qualche giorno, non vedere niente, non parlare con nessuno e non visitare dei posti, così riesco a raggiungerti, altrimenti vai troppo forte...
    ...mia moglie invece ha detto di dirti di andare più veloce in quanto è curiosa di leggere il finale...

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